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Varda che vien matina

Bepi De Marzi

Note d'attacco

RE RE SIb SIb (provare anche in tono originale MI MI LA LA)

Presentazione

Novembre 1917, Monte Grappa. Le truppe italiane in ritirata si assestarono sulla nuova linea difensiva, mentre incombeva l’avanzata degli austro-tedeschi, che avevano sfondato a Caporetto.
In quei frangenti, molti soldati transitarono con i propri reparti, passando vicino ai loro paesi. Non c’era tempo per fermarsi, solo un saluto e via.
Ma, al calar della sera, con un permesso sulla parola, molti soldati scesero a trovare i loro familiari… ma c’era poco tempo… Prima dell’alba, bisognava rientrare ai reparti.

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"Varda che vien matina, se terminà la note con ti, dame il capelo rosso, che te me vardi andare sul prà..." 

Così inizia questo bel canto che ci riporta ai profumi della campagna al levarsi del giorno, dopo una notte passata in compagnia della donna amata. Questo brano evidenzia l'amore di De Marzi, uomo di cultura, per la tradizione e la semplicità: gesti apparentemente insignificanti, come il mettere il cappello rosso per farsi accompagnare con lo sguardo...oppure il lasciare la strada appena segnata nel prato, sono consuetudini importanti perché regalano al giorno i primi gesti d'amore tra un uomo e la sua donna.

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​Avete mai assistito a un’alba sulle montagne? Salire la montagna quando è ancora buio e aspettare il sorgere del sole. È uno spettacolo che nessun altro mezzo creato dall’uomo vi può dare, questo spettacolo della natura. A un certo momento, prima che il sole esca dall’orizzonte, c’è un fremito. Non è l’aria che si è mossa, è un qualche cosa che fa fremere l’erba, che fa fremere le fronde se ci sono alberi intorno, l’aria flessa, ed è un brivido che percorre anche la tua pelle. E per conto mio è proprio il brivido della creazione, che il sole ci porta ogni mattina. E sentirai per esempio il canto del codirosso, poi sentirai il pettirosso, poi magari vedrai un capriolo. Sì, il capriolo è un animale notturno, incominci a vedere che rientra nel bosco, lo individui e poi sparisce, l’immagine che esce da lì è quella del cervo e quando poi magari, quando il cielo è chiaro e le stelle sono sparite, ti accorgi che sopra di te vola un’aquila. Ma prima hai sentito il brivido.

"Varda che vien matina
xe terminà la note con ti
Dame 'l capelo rosso
Che te me vardi andare sul prà


Prima che spunta il sole
Prima che il ciaro riva fin qua
Te lassarò 'na strada
Come 'na volta, pena segnà


Varda che vien matina
L'erba se piega co mi
Da la bruma
Prima che spunta il sole"

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